25Mag2017

Cristina Fussi nuova Vicepresidente di ASLA

a cura della Redazione di ASLA Women
Intervista di Amalia Di Carlo

ASLAWomen ha indicato come nuova Vicepresidente di ASLA la Collega Cristina Fussi: ecco la sua prima intervista.

Cristina Fussi (Studio De Berti Jacchia Franchini Forlani) è la nuova Vicepresidente di ASLA, scelta – in conformità alle disposizioni statutarie – dalle Colleghe di ASLAWomen. Succede a Barbara de Muro (Studio LCA), che aveva rinunciato alla carica e che resta la responsabile delle attività di ASLAWomen.

Per l’occasione abbiamo prontamente intervistato Cristina. Ecco le sue risposte.

Domanda: Avvocata Fussi, per iniziare ci racconta in quali settori è professionalmente impegnata, come socia del Suo Studio?
Risposta: Mi occupo di diritto commerciale e societario, acquisizioni, joint venture e operazioni internazionali con i relativi aspetti regolamentari e di diritto della concorrenza, oltre che di ristrutturazioni di imprese; con il mio gruppo di lavoro assistiamo fra l’altro clienti giapponesi, statunitensi, svizzeri, francesi, cinesi, turchi e vari gruppi europei nei settori dell'high-tech, trasporti, impiantistica, manifatturiero e ambiente (anche in base alla mia precedente esperienza come legale interno di un grande gruppo statunitense, operante appunto nel campo ambientale). Le mie lingue di lavoro, oltre all’italiano, sono l’inglese, il francese e il tedesco.

D: Come svolgerà le funzioni di Vicepresidente di ASLA?
R: Permettetemi in primo luogo di ringraziare tutte le Colleghe e amiche di ASLAWomen (e del mio stesso Studio) che, dopo avermi candidata, mi hanno scelta per questa importante posizione associativa: prometto che farò del mio meglio per rispondere alle loro aspettative, e a quelle di tutta ASLA. Quando si decide di accettare un incarico di questo genere, ovviamente occorre mettersi al servizio dell'Associazione e lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi comuni!

 

D: Ha già dei progetti specifici?
R: Sì, molti, ma come prima cosa mi propongo di portarli nelle competenti sedi di ASLA per un confronto. Su questo dovremo quindi risentirci più avanti.  


D: Ovviamente Lei resterà attiva nel gruppo di ASLAWomen. Ci può parlare di qualche Vostra esperienza?
R: Una per tutte, che ci ha molto impegnato, in particolare con le Colleghe Simona Viola e Barbara de Muro: il programma che abbiamo chiamato “Leonesse d'Africa” e ha coinvolto con ASLA l'Università Statale di Milano e la GIMPA, istituzione universitaria di Accra in Ghana. Siamo giunte al secondo anno di questo progetto, di cui hanno già beneficiato quattro giovani giuriste ghanesi (due nella prima edizione e due nella seconda tuttora in corso), grazie fra l’altro all'instancabile energia della Prof. Nerina Boschiero (Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Statale) e al sostegno di ASLA e degli sponsor. Il progetto prevede un periodo di tirocinio presso le sedi milanesi di Studi Legali Associati membri di ASLA e la frequenza ai corsi universitari organizzati in lingua inglese dall’Università Statale di Milano in tema di economia e commercio internazionale e legislazione anticorruzione internazionale. Spero che potremo presto annunciare gli sviluppi di questo progetto, che ci sta molto a cuore.


D: Per concludere, come vede il ruolo di ASLA per gli Studi Associati nel nostro Paese?
R: L’Associazione è impegnata nel processo di modernizzazione dell’Avvocatura italiana, mantenendo costante il confronto con le Istituzioni forensi. C’è ancora tanto da fare: sono onorata per questa nomina e sento la responsabilità di fornire il mio contributo al meglio delle mie capacità e possibilità.