02Dic2015

Il Presidente ASLA alla IX Conferenza Nazionale dell'Avvocatura

IX Conferenza OUALo scorso 26 novembre 2015, a Torino, si è tenuta la IX Conferenza Nazionale dell'Avvocatura organizzata dall'OUA. Giovanni Lega, in qualità di Presidente ASLA, è intervenuto alla cerimonia inaugurale insieme a Mirella Casiello, Presidente OUA, Andrea Mascherin, Presidente CNF, Nunzio Luciano, Presidente della Cassa Forense, Mario Napoli, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Torino e Giovanni Legnini, Presidente del CSM.

Di seguito l'articolo scritto da Serena Botta*, che descrive le attività dell'OUA

OUA, l'organo di rappresentanza politica dell'Avvocatura italiana - Un anno di battaglie in difesa dell’Avvocatura

Carissimi Colleghi, gentili lettori

L'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana nasce al Congresso di Maratea del 1995, che ha seguito il Congresso straordinario, tenutosi a Venezia nel 1994, nel corso del quale venne delineato il modello rappresentativo.

Si presenta come la struttura nella quale confluiscono tutte le istituzioni ed associazioni forensi, al fine di manifestare dialetticamente il pensiero dell'avvocatura su tutti i temi più importanti della giustizia e della professione, nel rispetto dell'autonomia di ciascuna componente; e cioè, in definitiva, come il soggetto politico idoneo a rappresentare l'avvocatura nella sua interezza, ponendosi come autorevole interlocutore delle istituzioni politiche del Paese.

Dal suo avvento, l'Organismo Unitario - denominato il parlamento dell'avvocatura proprio perché ne rappresenta oggi democraticamente tutte le componenti - ha inaugurato una stagione di rapporti particolarmente produttivi, consentendo all'avvocatura di esprimersi sui grandi problemi e di attuare strumenti di lotta non più consistenti nella semplice protesta individuale o di circoscritti gruppi di professionisti.

Il programma di lavoro dell'OUA punta ad incidere sui processi di trasformazione che investono la società italiana, prestando la massima attenzione ai molteplici provvedimenti e progetti che riguardano la professione di avvocato, la giustizia ed i processi.

L'Organismo Unitario, infatti, si pone l'obiettivo da una parte di intervenire costantemente nel dibattito politico e, dall'altra, di elaborare proposte di riforma organica del sistema giustizia in Italia; e tutto ciò ispirandosi sia ai deliberati del Congresso Nazionale Forense, sia alle istanze, alle idee e alle proposte provenienti da tutte le componenti sia istituzionali che associative dell'avvocatura.

Recentemente le Commissioni di studio, all'interno delle quali avviene gran parte dell'elaborazione teorica e politica dell'OUA, sono state aperte ad esterni proprio al fine di coinvolgere in questo delicato compito le più significative esponenzialità nonché le migliori professionalità dell'avvocatura; e non solo di questa, ma anche del mondo accademico e della società civile.

Oggi più che mai l’avvocatura ha bisogno di  una rappresentanza unitaria forte, concreta ed in grado di incidere sulle scelte del legislatore, che, seppur con tutti i noti limiti, ha ingenerato un irreversibile processo di rivoluzione copernicana del sistema forense.

E basti pensare a tutte le riforme, epocali per gli avvocati, che sono in atto: una nuova previdenza forense, il nuovo ordinamento forense, il processo telematico, solo per citare quelle più rilevanti.

In quest’ultimo anno di attività l’OUA ha dunque dovuto profondere il proprio impegno in numerose direzioni e su svariate questioni.

Ma, ancor prima di affrontare queste battaglie tecniche e politiche, si è ritenuto di primaria importanza perseguire l’obiettivo della massima partecipazione degli avvocati alla politica forense ed al mondo dell‘OUA.

Per fare ciò, sotto la nuova Presidenza dell’Avv. Mirella Casiello, è stato avviato il “Progetto Territorio”, in base al quale le assemblee mensili dell’OUA sono divenute “itineranti”, e si sono svolte, nell’ultimo anno, in tutt’Italia, ospitate, a turno, da diversi Consigli dell’Ordine che vanno da Acireale sino a Torino.

Il progetto, tutt’ora in corso, ha avuto certamente successo, consentendo a tantissimi avvocati di avvicinarsi alla politica forense, di conoscere le problematiche della categoria e di comprendere la portata delle riforme in atto, unitamente alla necessità di avere voce in capitolo su di esse.

L’attività dell’OUA si esplica attraverso una fase di studio delle proposte legislative, una fase di proposta ed una terza fase di interazione con le istituzioni politiche e con i referenti della P.A. e del Governo.

Venendo alle recenti tematiche oggetto dell’attività OUA una delle questioni più rilevanti riguardacertamente il tema del nuovo regolamento sulle specializzazioni.

L’OUA, pur valutando positivamente l'istituto della specializzazione, vista come miglioramento della professionalità dell‘avvocato, ha rilevato alcune criticità in ordine all'attuale regolamentazione ed ai soggetti preposti alla sua gestione.

Proprio in relazione all’attuale regolamentazione ha evidenziato alcune incongruenze:

l’Oua rileva come siano stati adottati criteri diversi per l'individuazione delle aree di specializzazione tra diritto civile, interessato da una frammentazione notevole, e diritto penale o amministrativo, intesi unitariamente; l’OUA rivendica la necessaria centralità dell'avvocatura nel campo della formazione, anche al fine di evitare ogni intervento di terzi a fine di lucro nel particolare settore, a scapito della garanzia in ordine alla effettiva formazione dello specialista.

Ma, come già cennato, diverse sono state le battaglie e le questioni che hanno interessato l’attività dell’OUA.

Tra queste meritevoli di menzione sono certamente le battaglie sul ddl Concorrenza, e la recente audizione dell’OUA in commissione giustizia, in cui si è insistito per la modifica dell’art. 7 che, intervenendo sugli artt. 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni, rischia di svilire ulteriormente la tutela risarcitoria della persona;

Ed ancora in relazione al ddl concorrenza l’OUA ha recepito le istanze riguardo la presenza di soci di puro capitale negli studi associati, analizzando le sensibili novità che tale possibilità comporterà nello svolgimento della professione.

Ancora le battaglie sul gratuito patrocinio, in relazione al quale OUA ha diffuso un questionario on line rivolto a tutti gli Avvocati per verificare problematiche ed applicazione dell’istituto, ed, al contempo, ha adottato una mozione propositiva volta ad accelerare i tempi di liquidazione dei compensi.

Le battaglie sulla tutela della maternità, e sulle misure a tutela dei giovani avvocati o ancora a quanto fatto, di concerto con CNF e Cassa, sulla riforma dell’ordinamento professionale e penso  all’art. 21, ed ai requisiti richiesti per il mantenimento dell’iscrizione all’albo professionale, sui quali sì è lottato per escludere quelli “latamente” reddituali quali l’essere in regola con i contributi previdenziali ed ordinistici.

L’OUA, che monitora costantemente l’andamento del processo telematico denuncia, inoltre, vari problemi di tenuta rispetto alle indebite intrusioni nei sistemi informatici dei Tribunali, osservando, peraltro, come ancora oggi non si sia giunti ad un unico protocollo informatico valido per tutto il territorio nazionale.

Questo, in sintesi, è uno spaccato, non certo esaustivo, dell’intensa attività di studio, proposta e mediazione che l’OUA ha svolto solo nell’ultimo anno.

Personalmente, come delegata OUA, ho avuto il privilegio di essere nominata segretario della Commissione Diritto Internazionale e Fondi Comunitari, e membro delle Commissioni Lavoro e Società professionali.

La partecipazione all’attività politica, ma anche scientifica, dell’OUA costituisce certamente una grande opportunità di crescita professionale ed umana per ogni Avvocato.

Il lavoro all’interno delle Commissioni, poi, costituisce il cuore dell’attività dell’OUA, poiché attraverso lo studio e la comprensione di ogni atto normativo è possibile inquadrarne gli effetti e formulare proposte sensate e, come sempre, in linea con gli interessi dell’avvocatura.

Come segretaria della commissione fondi comunitari OUA ho avuto la possibilità di partecipare al seminario in materia di fondi comunitari organizzato dalla Commissione Lab Europa di Cassa Forense, in collaborazione con Cassa, Consiglio Nazionale Forense, OUA e  Ordini Forensi.

Il multiforme e variegato mondo dei finanziamenti europei interessa direttamente noi avvocati.

Sia, e direi finalmente, come beneficiari dei fondi, sia come professionisti chiamati a guidare i nostri clienti all'accesso ai finanziamenti.

Penso al FSE (fondo sociale europeo) o al FESR (fondo europeo per lo sviluppo regionale) la cui programmazione fino al 2020 porterà grandi opportunità per l'avvocatura.

Pertanto l'OUA, auspicando la massima partecipazione di tutta l'avvocatura, ha intenzione di proseguire in questo percorso virtuoso organizzando eventi formativi mirati per consentire a noi tutti di comprendere i meccanismi di accesso ai fondi comunitari e far si che l'avvocatura sia in prima linea di fronte a questa grande opportunità di sviluppo e di crescita.

Proprio per la sua vocazione “unitaria” L’OUA ha ritenuto di fondamentale importanza partecipare alla Conferenza Nazionale, tenutasi a Torino dal 26 al 28 Novembre 2015  sui temi “Per un nuovo governo della giustizia” - “Avvocati, cittadini e imprese: un’alleanza per il rilancio dell’Italia”.

I focus tematici hanno affrontato diverse questioni che hanno impegnato l’OUA nell’ultimo anno, ma anche questioni transazionali “Essere Avvocati in Europa: strumenti per lo sviluppo, fondi strutturali UE, microcredito”, ad argomenti più immediati che riguardano “Disorganizzazione (e geografia) giudiziaria: strutture, risorse, personale, razionalizzazione degli uffici, best practice”

Si è discusso di PCT e rivoluzione digitale e di gratuito patrocinio con i focus su “la Giustizia è per tutti: il patrocinio a spese dello Stato, un impegno dell’Avvocatura nel rispetto della costruzione della legalità”

Si sono tenute Tavole rotonde su “giustizia, imprese e cittadini - Semplificare per sconfiggere immobilismo e corruzione”, su questioni prettamente politiche come “per un nuovo governo della giustizia”, incontri rivolti ai giovani “patto tra generazioni: una sfida per il futuro dell’Avvocatura, e questioni relative all’autogoverno dell’avvocatura “il ruolo degli ordini nel futuro dell’avvocatura”.

Tutte tematiche che vedono in prima linea l’impegno e la partecipazione dell’OUA.

La conferenza è stata un appuntamento per fare un bilancio del lavoro fin qui svolto, ma anche per ridare slancio a un’ulteriore fase di riforme, organiche e strutturali.

Ma il dato più rilevante emerso dalla conferenza di Torino è stato probabilmente il forte segnale di unità dato dall’avvocatura.

Infatti OUA, CNF e Cassa Forense hanno intenzione di implementare esponenzialmente sinergie e collaborazione, per puntare, uniti, agli obiettivi a tutela della nostra categoria.

Troppo spesso le nostre istituzioni, pur portando innanzi con merito e competenza le nostre istanze, si sono mosse separatamente, mentre oggi siamo tutti consapevoli che i cambiamenti in atto vadano affrontati insieme, e che l’Avvocatura debba parlare ai cittadini, alle Istituzioni ed alle imprese con un’unica voce.

L’OUA è consapevole del fatto che l’unica via di crescita per la categoria passi attraverso la partecipazione e la consapevolezza delle delicate questioni che involgono l’Avvocatura e che sia giunto il momento di comprendere che ognuno deve dare il proprio contributo perchè non ci si potrà aspettare da altri la risoluzione dei nostri problemi.

 

*Avv. Serena Botta – Membro del Consiglio di ASLA e Delegato Nazionale OUA per il Distretto Corte di Appello di Bari