A causa dell'emergenza sanitaria, il consueto evento organizzato dal Gruppo di Lavoro Corporate Compliance di ASLA (Associazione Studi Legali Associati), non si è svolto fisicamente ma i professionisti del Gruppo di Lavoro hanno pensato a delle Corporate Compliance Virtual Round Tables, quinta edizione dell'evento, dedicate alle novità normative più interessanti del settore. Il Gruppo di Lavoro Corporate Compliance di ASLA, composto da professionisti appartenenti a 13 Studi Legali Associati, ha allestito e coordinato le 6 tavole rotonde virtuali, ciascuna incentrata sulle questioni di maggiore attualità nella materia.
Per l'occasione è stato pubblicato l'e-book del Gruppo di Lavoro, che racchiude gli atti e le tematiche trattate nelle tavole rotonde virtuali del 2020, scaricabile cliccando sull'immagine di copertina dello stesso.

In allegato un testo redatto dall’Avv. Marco Accolla, membro del Comitato Esecutivo di ASLA e Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano, in cui viene analizzato il nuovo regolamento sulle specializzazioni forensi, tema che da diversi Studi Membri è stato chiesto di approfondire.

Per la quarta edizione delle Round Tables della Corporate Compliance ecco gli atti del convegno tenutosi a novembre 2019, con sette tavole rotonde e la partecipazione di quindici esperti di diritto societario e relative strutture organizzative ai sensi del Decreto Legislativo n° 231 del 2001, un’occasione unica per diffondere la cultura del diritto d’impresa e la condivisione delle conoscenze più aggiornate in materia da parte dei professionisti dei propri Studi Membri, raccolti in una nuova pubblicazione.

Traduzione in cinese e commento traduttologico, a cura di Sara D'Attoma e Michele Mannoni.

Il secondo volume della collana dei Quaderni del Master GMC (Global Management for China) si focalizza sulla traduzione in cinese e sullo studio traduttologico degli atti del processo penale italiano, ponendosi così in continuità con lo studio intrapreso nel precedente volume (Quaderno 1) per gli atti del processo civile italiano. Nello specifico, la redazione del presente volume nasce dall'esigenza di porre al servizio del traduttore uno strumento per affrontare i testi che, in base all'articolo 143 del Codice di procedura penale italiano, devono essere tradottii nel caso in cui l'imputato non conosca la lingua italiana, in modo da garantire allo stesso l'esercizio del diritto di difesa.

Dopo il volume sulle Clausole di covendita, ecco la seconda pubblicazione dei Quaderni di ASLA dedicata agli obblighi e alle responsabilità degli Amministratori delle società di capitali.

a cura di Emanuele Montemarano, Studio Montemarano


1 Un fenomeno in crescita; 2 Crescente interferenza tra norme cogenti e norme tecniche; 3 Un percorso nuovo: il sistema integrato; 4 Il ruolo dell’avvocato nel sistema di gestione integrato; 5 Diritto penale e sistemi di gestione; 6 Diritto civile e sistemi di gestione; 7 Diritto del lavoro e sistema di gestione; 8 Importanti prospettive per gli studi associati;

1. Un fenomeno in crescita
Con l’espressione “sistema di gestione” si può fare riferimento a tutti gli schemi normativi che, ciascuno con un diverso oggetto (es. sicurezza sul lavoro, privacy, prevenzione degli illeciti, qualità, etica, ambiente...), impongono all’azienda la definizione di Manuali, procedure scritte, regolamenti interni, sessioni di formazione e addestramento del personale, audit e controlli interni, tracciabilità di tutte le operazioni poste in essere ed ogni altro adempimento idoneo ad attestare il rispetto di una norma giuridica o tecnica.
I sistemi di gestione sono ormai una realtà diffusa nel diritto d’impresa a livello sia nazionale che comunitario, il che sta determinando in molti casi la crescita esponenziale degli adempimenti e dei conseguenti costi, senza che a ciò corrisponda il più delle volte un effettivo beneficio. Basti pensare che l’Italia è la seconda nazione al mondo, dopo la Cina, per numero di certificazioni di qualità ISO 9001.

a cura di Emanuele Montemarano
Presidente dell’Organismo di Vigilanza di ACCREDIA


   La legge n. 4 del 14 gennaio 2013 disciplina, per la prima volta, lo svolgimento delle «professioni non organizzate», con l’obiettivo di definire norme omogenee a supporto della qualità delle prestazioni professionali che non siano già oggetto di un sistema pubblicistico di regole e di controlli.
   Si tratta di un’importante novità, anche in considerazione dell’emergere sul mercato di un numero sempre crescete di professioni «atipiche», non facilmente riconducili ai modelli che si sono consolidati nel corso del tempo e che sono attualmente prive di un meccanismo ufficiale di regole e di controlli a tutela dell'utenza.
   Tutto l’impianto normativo della legge n. 4 del 2013 si rivolge alle professioni non organizzate. L’art. 1 della legge con tale espressione intende “l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative”.

In data 25 novembre 2015 si è svolto il convegno dal titolo “Controlli sull'attività dei lavoratori e disciplina della modifica delle mansioni: cosa cambia col Jobs Act” organizzato dal gruppo di lavoro dei Giuslavoristi. Ne pubblichiamo gli atti.